Derby alla Stella, ma che grinta i baby Tigers!


Il derby va alla Stella, che fa sua anche la differenza canestri, ma i baby Tigers non sfigurano affatto, tutt’altro. E il risultato finale stampato sul tabellone (75-58) non dice la verità sull’andamento della gara.
Con una squadra sempre più giovane, i biancoverdi han dato battaglia agli esperti riminesi, guidati dal totem Bryan. I centimetri – e i conseguenti rimbalzi – del centro, l’iniziale timidezza dei Tigers e l’aridità ai liberi, hanno fatto la differenza.
Un episodio, poi, ha mandato fuori giri i giovani Rose&Crown Tigers. A 4”54 dalla fine, su un rimbalzo conteso tra Daniele Buo e Bryan, il centrone dominicense con cittadinanza francese naturalizzato italiano fa un fallo di reazione e protesta contro l’esterno biancoverde, “reo” di aver reagito verbalmente. Gli arbitri fischiano tecnico a Bryan e tecnico a Simone Buo, il play che si trova dall’altra parte del campo. Coach Evangelisti protesta e si becca un altro tecnico, mentre in campo regna la confusione più totale. I Tigers escono dalla partita, la Stella affonda i colpi, e solo nel finale Villanova di pura grinta lima il punteggio (75-58).

Pronti via, la Stella è subito avanti, i centimetri di Bryan sono un grattacielo difficile da scalare per Villanova. Bollini dà comunque vita ad un duello molto interessante sotto le plance. Grave la perdita del play Campidelli, dopo appena 2 minuti. Esordio in D per il giovanissimo play Simone Buo (classe 2004). Stella avanti 21-8.
Nel secondo periodo c’è il riscatto Tigers. Grazie alla zona e all’entusiasmo del classe 2005 Filippo Guiducci (9 punti alla fine per lui) i biancoverdi si rifanno sotto (-3), ma l’imprecisione al tiro non permette l’aggancio e la Stella restituisce il break: 40-28.

Grazie a Zannoni, alla grinta di Bollini e ai recuperi di A. Buo, i Tigers cercano di restare aggrappati alla partita, ma la Stella è sempre davanti, con il rientrante Naccari davvero fondamentale per i riminesi (21 alla fine per lui), come pure i 5 punti consecutivi di Gori. Altro esordio nei Tigers: Luca Bartolucci, classe 2004.
I Tigers non mollano e provano sempre a riaffacciarsi, poi la pioggia di falli tecnici che fanno deragliare i giovani villanoviani. Da applausi, però, gli ultimi 2’ tutti cuore, grinta e punti.
I Tigers restano a 4 punti in classifica, al secondo posto, in attesa della sfida di mercoledì prossimo: alla Tigers Arena arriva Selene S. Agata.

Tabellino
Pol. Stella – Rose&Crown Villanova Tigers 75-58 (21-8; 40-28; 53-43)

Pol. Stella: Naccari 21, Gori 14, Pulvirenti , Cruz 6, Ferrini , Accardo, Bryan 25, Campajola , Grandi 2 , Frattarelli 7, Barabesi. All. Roberto Casoli

Rose&Crown Villanova Tigers: Zannoni 28, Giacobbi 1, Guiducci Fil. 9, Buo A. 7, Guiducci T. 1, Campidelli 2, Bartolucci , Gnoli, Buo D. 2, Della Pasqua, Bollini 8. All: Cristian Evangelisti

“Le partite non si perdono per colpa degli arbitri, e le fischiate delle giacche ‘grigie’ non debbono mai diventare alibi. Il risultato è frutto dei meriti indubbi della Stella, e dei demeriti nostri, che non abbiamo sempre incanalato la gara secondo i nostri piani. Onore ai vincitori, dunque. – è il commento di coach Pelo Evangelisti – Come analisi serena, posso constatare che il metro arbitrale è stato molto variabile nei 40’, e questo ci ha creato difficoltà ad adattarsi a differenti modi di fischiare. Sono anche dispiaciuto per il tecnico attribuito al mio giocatore, che non ritengo meritato. Ma si tratta di episodi di campo, che una volta terminata la gara, sono già dimenticati.
Bollini bravo a contenere anche grazie alla pressione degli esterni. Sulla gara: nei primi due quarti siamo entrati in campo un po’ timidi, ma quando abbiamo alzato il livello della ‘3-2’ pressante abbiamo recuperato tanti palloni e potevamo girare la partita. Purtroppo siamo passati da -2 e contropiede a -11: quei frangenti potevano cambiare la gara. La differenza l’ha fatta il dominio di Bryan a rimbalzo, ma Bollini è stato protagonista di una grande prestazione e autore di una bella battaglia. Bene il 15enne Filippo Guiducci, bene Bartolucci, Simone e Daniele Buo, dopo il Covid, avevano un solo allenamento nelle gambe. Le vere note dolenti sono la percentuale ai liberi (11/20) e la perdita dopo 2 minuti di Campidelli. Il punteggio finale è troppo severo e bugiardo”.

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