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La promessa e il pianto


Al fischio finale, si piega a terra e piange. Il play Pablo è il primo a soccorrerlo. “Ti sei fatto male?”. Ma le lacrime, copiose, del capitano non sono di dolore, per i tanti colpi subiti, e neppure di liberazione, per il derby vinto con la Stella. C’è una storia nel pianto di Giacomo Zannoni. Di sport, di amicizia e di vita. Una promessa. È lo stesso ‘Shaq’ a raccontarla.
“La prima persona a credere in me fuori dalle mura di casa, è stato un amico speciale. Mi ha guardato in faccia, e ha acceso un fuoco in me. Sono trascorsi 10 anni da quando pianificavamo insieme di allenarci ogni estate, di crescere, di migliorare insieme”. “Ogni tanto, durante questi due lustri, quando le cose non andavano proprio per il verso giusto, mi ritornava in mente: era la spinta per abbassare la testa e darci dentro più di prima.Non ho fatto neppure in tempo a ringraziarlo come si deve per la passione che ha suscitato”.
“Ma avevo fatto una promessa: quella di tornare a casa, e l’ho mantenuta.Sono sicuro che da lassù, tu mi abbia sentito forte e chiaro, perché questa era per te, Raffo. Ed è solo la prima”.
Il ritorno tra i Tigers dopo tanti anni passati a giocare, difendere e segnare in altri luoghi, in altre città, con altre maglie. Ma le promesse sono tali solo quando vengono mantenute. Le lacrime versate da capitan Zannoni sul parquet della Tigers Arena, sono la firma – autentica – a questa promessa per l’amico di sempre, Raffo.

Maicol, esordio assoluto da Tigers a 18 anni

È una storia da libro Cuore delle minors. stato il suo esordio assoluto. Sì avete capito bene: la sua prima partita, di ogni ordine e grado. E non solo si è tolto lo sfizio di allacciarsi le scarpette in serie D, ma di giocare minuti importanti e di segnare. Maicol Gnoli, 18 anni, il derby con la Stella se lo ricorderà per un bel pezzo. Canotta da basket e scarpette le ha indossate per la prima volta nel luglio 2020, quando Rose&Crown Villanova Basket Tigers ha accettato volentieri la sua sfida.
“Non avevo mai giocato a basket, se non al campetto con gli amici. Ho praticato volley, ma la palla a spicchi mi ha stregato e vorrei migliorarmi e vedere cosa posso imparare in una squadra e fin dove posso arrivare”.

Coach Pelo Evangelisti lo ha inserito nel roster dell’U18 dopo averlo visto in azione nei primi sgambamenti. Poi gli ha fornito due mesi di lezioni individuali, per fargli apprendere meglio i fondamentali. Sotto il sole estivo, Maicol ci ha dato dentro, sempre più appassionato, forte dei suoi 198 cm e di un certo atletismo.
L’U18 Tigers è stata stoppata dal virus, ma per lo stesso motivo la dirigenza biancoverde ha deciso di far allenare i ragazzi con la prima squadra e aprirgli le porte della serie D alla ripresa del campionato.

Ti aspettavi la convocazione?
“Quando il coach ha pronunciato il mio nome, sono rimasto sorpreso. Non me lo aspettavo”.

Poi ti ha buttato nella mischia.
“Addirittura nel primo quarto, complici i 2 falli del centro titolare Bollini. Tutti i compagni, dalla panchina e in campo, mi hanno incoraggiato: ero molto emozionato”.

Poi è arrivato il tuo primo canestro.
“Palla sotto, giro sul perno e rilascio morbido. Sono solo 2 punti, ma sono stato contento”.

Ed è arrivata una bella vittoria.
“Siamo in gruppo molto affiatato. Quattro senior (di cui Campidelli è un 2002 e Andrea Buo classe 2000) e 8 tra U18 e U16. E il capitano Zannoni è molto propositivo”.

L’aspetto sul quale devi migliorare di più?
“La difesa, gli aiuti e alcune posizioni. Ce la sto mettendo tutta”.

Un esordio nella pallacanestro giocata a 18 anni, è davvero una bella storia minors.
La partita Tigers-Stella sarà trasmessa mercoledì 28 aprile, dalle 22.45 su IcaroTV (canale 91) e in streaming su icaroplay.it.